Chi siamo
Federazione Nazionale Pro Natura
Oltre all’iniziale battaglia per sottrarre all’estinzione lo stambecco delle Alpi (Capra ibex) concluso con un grande successo, i primi impegni si sviluppano particolarmente nei settori educativo e informativo, con la pubblicazione e diffusione di materiale didattico nelle scuole e tra la popolazione e l’organizzazione di cicli di conferenze in materia ambientale e naturalistica.
Tra le battaglie più significative quella per la salvezza dei giardini Hambury alla Mortola di Ventimiglia e, successivamente, per la ricostruzione del giardino alpino Chanousia al Colle del Piccolo San Bernardo, per l’istituzione di un Parco nazionale Adamello-Brenta-Stelvio, per l’istituzione di un Parco nazionale marino sui fondali della Meloria, per la difesa del Parco Nazionale Gran Paradiso dagli invasi idroelettrici, e dei Parchi nazionali d’Abruzzo e del Circeo dall’assalto della speculazione edilizia, per la difesa della flora, dei boschi e dei pascoli in territorio alpino. La Pro Natura è in prima fila nella battaglia per la difesa idrogeologica del territorio nazionale a cominciare dalle alluvioni che colpiscono il Paese dalla metà degli anni Sessanta.
In quel periodo l’impegno viene profuso per la tutela delle alberate e la tutela del paesaggio dall’invadenza dei cartelloni pubblicitari, per la cessazione delle cacce primaverili, l’abolizione della pratica dell’uccellagione e per la tutela del camoscio alpino, si batte vittoriosamente per la reintroduzione dell’insegnamento delle scienze naturali nella scuola, da dove è stato abolito nel 1923. L’associazione è in prima fila nell’elaborazione del Testo unico sulla caccia (2 agosto 1967), che riconoscerà alla Pro Natura la partecipazione, attraverso i suoi rappresentanti, negli organismi di gestione dell’attività venatoria; per meglio coordinare la materia, all’interno dell’associazione si predispone, agli inizi del 1968, un apposito Ufficio Studi sui problemi della caccia.
Nel 1970 Pro Natura Italica presenta un proprio testo per il disegno di legge sulla legge quadro per le aree protette. Più tardi sosterrà la “Strategia 10%”, che intende promuove la tutela di quella percentuale del territorio italiano e ancor dopo lo sforzo che porterà, nel 1991, alla legge n. 394.
Tra le battaglie degli ultimi anni del secolo scorso, quella per il risparmio energetico e le energie sostenibili e rinnovabili in alternativa al Piano Energetico Nazionale presentato dall’allora ministro Carlo Donat Cattin (1975), che prevedeva il ricorso al nucleare con la costruzione di venti centrali atomiche da mille MW ciascuna, successivamente ridotte a dodici. Altri fronti di impegno, le battaglie per la chiusura delle fabbriche della morte, da Seveso alla Valle Bormida; l’opposizione alle grandi opere ambientalmente insostenibili, (dal traforo ferroviario di base della Lione-Torino, al passante di Mestre, alla Pedemontana; dalle trivellazioni nel Mediterraneo, al gasdotto TAP, ecc.). Tra gli impegni più recenti quello per la tutela della biodiversità, in particolare attraverso il Programma Alpino Uomo e Grandi Carnivori.
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Il Dipartimento Regionale e tutte le sedi secondarie o sezioni di tutto il territorio Regionale perseguono le seguenti finalità:
- La tutela e vigilanza per la salvaguardia del territorio, nella fattispecie ecologica, ambientale, ittica, zoofila, venatoria e di supporto ed ausilio alle istituzioni dello stato ed in collaborazioni con enti pubblici e privati in attività di interesse generale, collettivo, nella viabilità, scorta tecnica, nonché servizi sociali e assistenziali, soccorso in caso di calamità naturali, emergenza e protezione civile.
- Promuovere e tutelare la cultura agraria, ecologica, ambientale, ittica, zoofila, venatoria anche attraverso attività educativo-formative in particolare attuando incontri, convegni, progetti nelle scuole e nel mondo dei giovani, volte alla diffusione dei principi di valorizzazione del patrimonio territoriale nonché dei beni di carattere artistico-culturale e monumentale, ivi incluse la tutela e la conservazione dell’ambiente, al fine di garantire gli equilibri ecologici e naturali, nel rispetto delle normative Statali, Regionali, Provinciali e Comunali senza interferire con l’attività di altri Enti ed Istituzioni.
- Svolgere attività di Protezione Civile, finalizzata alla salvaguardia degli animali dell’ambiente, del patrimonio architettonico, archeologico culturale e di essere di fattivo supporto ai Coordinamenti Regionali e Provinciali di Protezione Civile e dello stesso Dipartimento Nazionale.
- Svolgere nelle materie di competenza, attività finalizzata all’attività turistica, didattica, culturale e sportiva.
- Attuare corsi di formazione per i propri Operatori e Guardie per il servizio di vigilanza EcoZoofila Ambientale e di Protezione Civile, per collaborare con le pubbliche Istituzioni alla vigilanza sull’osservanza delle leggi e dei regolamenti generali e locali relativi alla salvaguardia della natura, dell’ambiente, della protezione degli animali e alla difesa del patrimonio zootecnico ivi compresa caccia e pesca, e per le emergenze in ambito di Protezione Civile. Il servizio di tali Operatori e Guardie sarà regolato da specifico regolamento interno.
- Formare per operatori Zoofilo, Ambientale e per tutte le altre attività che possono essere svolte per la più proficua collaborazione con le Pubbliche amministrazioni e per l’interesse collettivo.
- Studiare con le Istituzioni: Stato, Regioni, Province, Comuni ed altri Enti Locali, le soluzioni di problematiche inerenti al campo della natura, dell’ambiente, della protezione degli animali e della Protezione Civile.
- Collaborare con i Ministeri dell’Ambiente e della Salute, con la Protezione Civile, con la Croce Rossa Italiana presenti nel territorio, e con tutte le altre Associazioni, Enti, Istituzioni pubbliche e private, anche attraverso forme convenzionali, il cui interesse sia rivolto prevalentemente alla protezione dell’ecosistema e alla salvaguardia dell’esistenza di qualsiasi forma di vita sul pianeta.
- Organizzare e svolgere servizio di supporto socio sanitario, trasporto di sangue, organi, emodializzati ed altro in campo sanitario, nonché svolgere compiti di protezione civile;
- La partecipazione ad ogni altra attività necessaria ed indifferibile diretta a superare l’emergenza connessa al verificarsi di calamità naturali, catastrofi o d’ogni altro evento calamitoso connesso o no con l’attività dell’uomo, con riferimento all’art. 2 comma 1 lettera c della legge 24 febbraio 1992 n°255, di competenza statale ai sensi dell’art. 107 del decreto legislativo 31 marzo del 1998, n°112 attività di protezione civile, prevenzione, protezione e soccorso; assistenza sociale e sociosanitario; assistenza sanitaria; corsi di formazione in materia di protezione civile; tutela, salvaguardia, controllo e valorizzazione della natura e dell’ambiente; monitoraggio del territorio; servizi di assistenza e manifestazioni sportive; ricreative e culturali; collaborazione e convenzione con enti pubblici e privati al fine di attuare qualsiasi intervento sul piano-sanitario, prevenzione e protezione, attività antincendio e ogni altra forma di volontariato.
L’associazione realizza i propri scopi con le seguenti attività: L’Associazione si propone di svolgere attività di supporto socio sanitario, prevenzione e repressione, collaborando con le pubbliche istituzioni alla vigilanza sulla osservanza delle leggi e dei regolamenti generali e locali relativi alla salvaguardia della natura, dell’ambiente, della protezione degli animali e alla difesa del patrimonio zootecnico ivi compreso caccia e pesca; a tal fine e per altre attività di cui sopra, l’associazione potrà istituire un proprio servizio di vigilanza dotandosi di proprie guardie giurate volontarie, le stesse, saranno dirette da apposito regolamento interno ed in particolare:
- Di gestire in proprio o in convenzione canili propri e o comunali, di proporre e svolgere lotta attiva contro l’abbandono e il controllo sul randagismo e la tutela degli animali in genere ivi compresi quelli appartenenti alla fauna omeoterma;
- Di stabilire relazioni scientifiche con analoghe Associazioni italiane e straniere;
- Di segnalare, rilevare, reprimere, spegnere e prevenire incendi in genere e boschivi, in particolare mediante attrezzature o mezzi che perverranno all’Associazione mediante le contribuzioni previste dalle leggi Europee, Nazionali, Regionali, Provinciali o Comunali e dai dipartimenti di Protezione Civile Regionale e/o Nazionale.
- Di tutelare il patrimonio Pubblico dei parchi, aree protette, monumenti, ville, giardini, aree demaniali, acque interne e marittime;
- Di essere di supporto alle Istituzioni dello Stato e alle Forze dell’Ordine, siano esse Statali, Regionali, Provinciali che Comunali;
- Di svolgere attività di supporto socio sanitario, protezione civile in caso di pubbliche calamità previo addestramento del personale con la formazione di speciali squadre atte allo scopo, nel raggiungimento di zone impervie, sopravvivenza, recuperi subacquei e assistenza logistica;
- Di avvalersi del settore delle comunicazioni per ristabilire collegamenti radio nelle situazioni di emergenza, gestire sale radio ed organizzare i propri servizi mediante collegamenti radio;
- Preparare i propri soci mediante corsi di formazione interni sotto il controllo e direzione del Dipartimento Nazionale, possibilmente approvati dalle istituzioni locali al fine di operare per il servizio di vigilanza EcoZoofila Ambientale, di Protezione Civile, primo soccorso, collaborando con le pubbliche Istituzioni e per l’interesse collettivo;
- Al fine di raggiungere gli scopi sociali, l’associazione può stipulare convenzioni o protocolli d’intesa con Enti pubblici e privati o associazioni;
- L’associazione potrà svolgere qualsiasi altra attività connessa ed affine agli scopi fissati nel presente statuto o sussidiaria rispetto alle attività primarie. Inoltre potrà compiere qualsiasi operazione economica o finanziaria, mobiliare o immobiliare, per il migliore raggiungimento dei propri fini.